Progetto “Una luce sul futuro dei bambini”

Progetto: “UNA LUCE SUL FUTURO DEI BAMBINI”.
Periodo di svolgimento: DA AVVIARE A PARTIRE DA DICEMBRE 2022
Committente/Donor: Agenzia di Coesione Territoriale, a sostegno del Terzo Settore da finanziare nell’ambito del PNRR – finanziato dall’Unione Europea – NextGeneration EU.
Luogo di svolgimento delle attività: Regione Campania – Comune di Napoli (quartiere di Poggioreale).
Ruolo: capofila AIS Seguimi con partner: Comune di Napoli, l’istituto comprensivo Francesco Mastriani 76° Napoli, l’associazione La Principessa Azzurra e l’associazione Arsdiapason.

Descrizione del progetto: ha l’obiettivo primario di contrastare la povertà educativa nei bambini, tra i 5 ed i 10 anni, nel Comune di Napoli, precisamente nel quartiere di Poggioreale, è stato approvato dall’Agenzia di Coesione Territoriale sui fondi del piano PNRR il 13 settembre 2022, la data di avvio è prevista per dicembre 2022 e durerà 22 mesi. In particolare, questo progetto prevede la realizzazione di interventi socio-educativi rivolti a minori di età (fascia 5-10 anni) e soprattutto quelli a rischio o in situazione di vulnerabilità (di tipo economico, sociale, culturale), e che vivono in aree e territori specifici particolarmente svantaggiati, da inserire stabilmente nei processi educativi proposti nell’ambito del percorso scolastico. Questi percorsi si pongono quale elemento determinante per realizzare, o avvicinarsi il più possibile a farlo, le pari opportunità per tutti gli studenti rispetto al percorso scolastico, per esprimere le proprie potenzialità identificando le proprie attitudini, e, nel contempo, per dare modo agli stessi studenti di far crescere e consolidare una coscienza del vivere civile e sociale. Il Quartiere in cui si agisce è un quartiere particolarmente difficile in cui la presenza della struttura carceraria aggrava una situazione già di per se molto difficile e con indici di povertà molto alti accompagnati da fenomeni diffusi di delinquenza e, per quanto riguarda i minori, dispersione ed abbandono scolastico allarmanti. L’Istituto F. Mastriani, scuola di frontiera con la coscienza di esserlo, coinvolto direttamente nel progetto ospiterà queste esperienze “pilota” che andranno successivamente, con la collaborazione della IV Municipalità del Comune di Napoli e con la ASL Napoli 1, estesi a tutto il territorio dell’Ambito N4 della Provincia di Napoli. L’iniziativa quindi prevede due modalità principali, la realizzazione di percorsi educativi di gruppo e di percorsi educativi personalizzati. I percorsi di gruppo riguarderanno il contrasto al bullismo, le conoscenze necessarie a contenere l’uso improprio della rete digitale globale, dei social ed in generale a favorire l’uso corretto delle nuove tecnologie, la parità di genere, la realizzazione di una biblioteca, la tutela dell’ambiente, il percorso teatrale in “doppia lingua” (dialetto ed italiano), i percorsi di avviamento allo sport. I percorsi educativi individualizzati di supporto scolastico saranno indirizzati agli studenti in condizioni di disabilità e di disagio, anche temporaneo, o in condizioni di svantaggio, in particolare con difficoltà cognitive, comportamentali e/o relazionali con il gruppo dei pari e saranno indirizzati soprattutto alle discipline STEM. I percorsi di sostegno familiare verranno realizzati con il coinvolgimento delle famiglie mediante azioni di supporto genitoriale, è previsto anche il sostegno psico-pedagogico agli studenti con particolari difficoltà di ri-scolarizzazione post Covid. Per quanto riguarda i laboratori saranno destinati agli studenti dell’Istituto F. Mastriani e verranno realizzati da docenti esperti della materia affiancati da tutor e, dove necessario, da personale specialistico (psicologi, assistenti sociali e pedagoghi) di supporto agli studenti in condizione di difficoltà. Con questo progetto si cerca di raggiungere in particolare una crescita del benessere scolastico dei bambini come fattore protettivo, un calo delle assenze scolastiche dei bambini in situazione di povertà educativa, una riduzione delle segnalazioni per disturbi di apprendimento alle famiglie e ai servizi sanitari, un innalzamento dei fattori protettivi dei genitori nei confronti dei bambini a rischio o in situazione di povertà educativa, un’implementazione dell’offerta educativa extrascolastica ampia, capace di intervenire sulla crescita individuale e sulle scelte di vita.
I minori coinvolti nelle attività del progetto saranno complessivamente 450, di questi 254 provenienti da situazione di povertà, disagio o a rischio di devianza.