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Centro per il Bambino e la Famiglia. C.B.F. struttura dell’AIS Seguimi a Portici (NA)

di Valentina Coppola, Referente per la Segreteria del C.B.F.

L’anno appena trascorso è stato particolarmente intenso per il nostro centro. Le richieste pervenute e, chiaramente, prese in carico sono
raddoppiate rispetto all’anno precedente. Tale osservazione, emersa dalla consueta elaborazione annuale del “Report Utenti”, ci ha certamente sorpresi, ma allo stesso tempo enormemente gratificati nell’essere riusciti a dare risposte ad un bisogno emergente. Le prese in carico, anche grazie ai progetti finanziati, sono state più di 400; di queste, una buona parte ha riguardato la fascia adolescenziale – giovanile, seguita da richieste di sostegno familiare.
Così come conferma anche la dott.ssa Claudia Cuollo, psicologa-psicoterapeuta del Centro: “Le problematiche emerse ed affrontate sono state diverse, alcune delle quali esacerbate dalla difficile condizione globale. I genitori hanno riscontrato una maggiore difficoltà rispetto all’educazione dei ragazzi, dovendo ridefinire regole e routine, lamentando spesso un uso eccessivo delle tecnologie che – ecco il paradosso – i ragazzi dovevano utilizzare necessariamente come unico contatto con il mondo extrafamiliare. I minori, a loro volta, hanno lamentato maggiori disturbi d’ansia e stress, legati alla didattica a distanza. Negli adolescenti viene registrato un aumento di casi di anoressia, di autolesionismo e i più alti livelli di stress hanno colpito soprattutto le donne che spesso hanno dovuto rinunciare al lavoro per seguire i loro figli a casa. Fra gli adulti ed i giovani adulti seguiti è stato possibile invece individuare difficoltà legate a sbalzi di umore, disturbi del comportamento alimentare e disturbi d’ansia”.
Anche per l’adozione internazionale possiamo registrare, come sedi periferiche degli enti autorizzati NADIA Onlus e BAMBARCO, che le coppie seguite sono state 70.
Le attività hanno avuto le funzioni di:

  • sostenere i nuclei familiari che avevano già un minore adottato in famiglia, attraverso il sostegno psicologico familiare, il potenziamento delle risorse genitoriali, e la formazione circa le peculiarità dei bambini arrivati in Italia (come l’inserimento a scuola o il racconto delle loro origini);
  • accompagnare le coppie che hanno deciso di adottare durante il difficile momento pandemico, con tempi di attesa che si sono
    notevolmente allungati.

Il C.B.F. continua quindi ad essere un punto di riferimento sul territorio, affermandosi sempre più come “spazio di sostegno”, consapevole che prevenzione e salute vogliono dire anche e soprattutto benessere emotivo.

Scarica larticolo pubblicato sul N. 44 Aprile 2022 di Seguimi News (formato pdf)