Print Friendly, PDF & Email

dalla Redazione di AIS Seguimi

Si celebra il 20 novembre di ogni anno la Giornata Mondiale dell’Infanzia (Giornata Universale dell’Infanzia o Giornata Internazionale dell’Infanzia) per ricordare i diritti dei bambini e degli adolescenti.

Nel Rapporto UNICEF sulla condizione dell’infanzia nel mondo 2021 – Nella mia mente, promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani, si legge che “la pandemia COVID-19 ha sconvolto il nostro mondo, innescando una crisi globale senza precedenti. Ha suscitato una serie di preoccupazioni sulla salute mentale dei bambini dei giovani e delle loro famiglie e ha dimostrato come gli eventi del mondo intorno a noi possono influenzare il mondo dentro la nostra testa. Ma la pandemia offre anche opportunità per ricostruire una realtà migliore. Rappresenta un’occasione unica per impegnarsi, comunicare e agire per promuovere, tutelare e supportare la salute mentale di un’intera generazione”. Le vite dei bambini sono state comunque sconvolte da questa pandemia e ha creato preoccupazione per la loro salute e il loro benessere mentale.

A livello globale, almeno un bambino su sette è stato direttamente colpito dagli effetti dei vari lockdown. Più di 1,6 miliardi di bambini hanno subito perdite a livello educativo, con almeno 463 milioni che non sono stati in grado di accedere al sistema di apprendimento a distanza. Nel luglio 2021, a più di 18 mesi dall’inizio della crisi, l’UNICEF ha stimato che due bambini su cinque nell’Africa orientale e meridionale non frequentavano la scuola a causa della pandemia. Per i bambini, i lockdown hanno significato la perdita di una routine rassicurante, fatta di scuola, sport, svago e amici e opportunità di sviluppo sociale ed emotivo…”.

In ogni parte del mondo, i disturbi mentali sono tra le principali cause di sofferenza per numerosi bambini e giovani, anche se spesso vengono ignorati e interferiscono con la salute, l’educazione e la capacità di realizzare pienamente il potenziale personale.

“Si stima che oltre il 13% degli adolescenti tra i 10 e i 19 anni – vale a dire 86 milioni di adolescenti tra i 15 e i 19 anni e 80 milioni tra i 10 e i 14 anni, viva con un disturbo mentale accertato, secondo quanto definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nella fascia di età dai 10 ai 19 anni sono 89 milioni i ragazzi e 77 milioni le ragazze adolescenti che soffrono di disturbi mentali”.

Dal Rapporto si fa presente che la scuola e gli ambienti educativi possono dare molteplici opportunità per sostenere la salute mentale, ma possono anche esporre i bambini ad alcuni rischi, tra i quali il bullismo e un’eccessiva pressione scolastica. Inoltre, gli interventi che si indirizzano a sistemi e settori differenti, come la famiglia, la comunità e la scuola, e che riguardano anche il settore della protezione sociale, possono favorire la promozione e la tutela della salute mentale.

In conclusione questo Rapporto prevede una richiesta di impegno, comunicazione e azione per sostenere la buona salute mentale per ciascun bambino, proteggere i bambini vulnerabili e dare assistenza ai bambini con le problematiche maggiori.

Per maggiori informazioni sul Rapporto UNICEF (Ottobre 2021) in sintesi: https://www.unicef.it/pubblicazioni/sowc-2021-rapporto-in-sintesi/