È stata pubblicata la II edizione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia -I dati regione per regione 2021”, a distanza esatta di tre anni dalla prima, da parte del “Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” (Gruppo CRC), di cui fanno parte 100 associazioni. Questo Rapporto affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio con l’obiettivo di offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori. In particolare, è complementare ai Rapporti di aggiornamento annuale sull’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) che il Gruppo CRC pubblica regolarmente per monitorare in modo indipendente e puntuale l’applicazione dei diritti della CRC e per favorirne la realizzazione.
La pubblicazione è divisa in schede regionali che mostrano dati sintetici e comparabili riguardo alle aree tematiche individuate. Ogni scheda mostra il dato relativo a ciascuna regione italiana mettendolo a confronto con quello nazionale, per evidenziare le specificità regionali rispetto alle tendenze medie che ci sono nel nostro Paese. Nell’area tematica dati demografici, si evince che tutte le regioni hanno un tasso di natalità in diminuzione, ed in particolare hanno un tasso sotto la media nazionale la Sardegna con 5,1 per mille abitanti, seguita da Molise e Liguria con 5,7; al contrario Bolzano con un tasso di 9,6. La popolazione minorile rappresenta il 15,7% della popolazione totale, e solo Calabria (15,9%), Campania (17,4%), Sicilia (16,5%), Bolzano (18,8%) e Trento (17%) superano la media nazionale. Per quanto riguarda l’area che contiene indicatori sulla povertà materiale ed educativa, si nota che il dato sulla povertà assoluta è in costante e preoccupante aumento per i minorenni, in particolare nel Rapporto si legge che “(in poco più di dieci anni la povertà minorile è aumentata di dieci punti percentuali e nel 2020 riguarda 1 milione e 337mila minori, pari al 13,5% dei bambini e degli adolescenti in Italia), non viene qui riportato in quanto disponibile a livello di macro-area e non di singola regione. Si riporta invece quello sull’incidenza della povertà relativa che nel 2020 registra una diminuzione a livello nazionale: dal 21,5% nel 2018 al 20,4% dovuto probabilmente al calo dei consumi. Aumenta tuttavia in 10 regioni dal Nord al Sud del Paese, mentre nove regioni hanno una percentuale più alta della media nazionale, in molti casi anche in misura significativa (ad es. Basilicata +13,6 e Campania +14). In tema di povertà alimentare, in Italia il 2,8% dei minorenni non consuma un pasto proteico al giorno, percentuale che raggiunge l’8,4% in Sicilia, 5,4% in Campania, 4,9% in Basilicata e 4,5% in Lazio (all’opposto ci sono Piemonte con 0,2%, Puglia 0,6% e Abruzzo e Marche con 0,7%)”.
Nel Rapporto vengono poi trattate altre aree tematiche, tra cui l’infanzia e l’adolescenza, l’ambiente familiare e misure alternative, l’educazione, gioco e attività culturali, salute, disabilità e protezione.
Si fa presente che i dati raccolti, tranne che per poche eccezioni, sono precedenti alla pandemia da Covid-19 e che la stessa ha avuto ed avrà delle ricadute a medio e lungo termine sull’infanzia e l’adolescenza che hanno necessità di essere approfondite e monitorate con attenzione.