A cura di Dino Sbreglia (Direttore generale dell’AIS Seguimi)
Dal Rapporto Oxfam Italia, gennaio 2025
Il recente rapporto pubblicato da Oxfam Italia analizza con profondità le dinamiche economiche e sociali che stanno ampliando il divario tra ricchezza estrema e povertà globale. Il documento evidenzia come il 2024 sia stato un anno emblematico per l’accentuarsi delle disuguaglianze. Mentre la ricchezza complessiva dei miliardari è cresciuta di 2.000 miliardi di dollari, pari a un ritmo giornaliero di 5,7 miliardi, il numero di persone che vivono in povertà estrema, con meno di 6,85 dollari al giorno, non ha subito variazioni significative rispetto al 1990. Benché si debba mettere in evidenza che, in base a quanto riportato dalla Banca Mondiale, la percentuale di popolazione mondiale che vive sotto la soglia di povertà sia diminuita nell’ultimo trentennio. Secondo le previsioni, per portare l’intera popolazione mondiale sopra tale soglia, ci vorrà più di un secolo.
Una disparità sistemica e strutturale
La crescita della ricchezza estrema è attribuita a fattori come eredità, clientelismo e monopoli, piuttosto che a reali meriti o innovazioni. Oltre un terzo della ricchezza dei miliardari è ereditata; un dato sorprendente è emerso nel 2023: le fortune ereditate hanno superato quelle accumulate attraverso l’attività imprenditoriale, segnando un cambiamento significativo nel panorama dei super ricchi. Un “episodio”, secondo Oxfam, destinato a ripetersi nel futuro, mentre le politiche economiche globali continuano a favorire l’accumulazione di capitale nelle mani di pochi. La concentrazione del potere economico e politico da parte dell’élite finanziaria ha creato un “sistema economico estrattivo” che esclude la maggioranza della popolazione globale dai benefici dello sviluppo, perpetuando le disparità risalenti al colonialismo.
In Italia, il quadro non è meno preoccupante. Il 5% più ricco delle famiglie controlla quasi il 48% della ricchezza nazionale, e possiede una quota significativamente superiore a quella complessivamente posseduta dal 90% più povero. Questa concentrazione influisce negativamente sulla mobilità sociale e consolida un modello economico iniquo che premia maggiormente chi è privilegiato.
Il mito della meritocrazia
Uno dei temi centrali del rapporto riguarda la distorsione del concetto di meritocrazia, spesso usato per giustificare moralmente le disuguaglianze. L’idea che il successo economico sia unicamente il risultato delle capacità e dell’impegno individuale ignora le profonde disparità di partenza ei privilegi ereditati. Inoltre, le politiche pubbliche che premiano contesti già avvantaggiati perpetuano un sistema in cui le opportunità non sono distribuite equamente.
La povertà: una realtà persistente
Sebbene la percentuale globale di popolazione in povertà estrema sia diminuita negli ultimi decenni, il numero assoluto di persone che vivono sotto la soglia di 6,85 dollari al giorno rimane invariato, coinvolgendo circa 3,5 miliardi di individui. La situazione è particolarmente drammatica nell’Africa subsahariana, dove vive la maggior parte della popolazione in condizioni di estrema povertà, e per le donne, che affrontano un diverso trattamento di genere, significativo in termini di reddito e accesso alle risorse.
Il ruolo delle istituzioni globali
Il rapporto critico anche le istituzioni finanziarie e politiche globali, accusandole di perpetuare disuguaglianze sistemiche. L’attuale architettura economica internazionale favorisce i Paesi del Nord del mondo, che dominano il commercio, la finanza e le istituzioni decisionali, lasciando il Sud globale in condizioni di svantaggio cronico. Gli esempi includono sistemi fiscali regressivi, politiche commerciali sbilanciate e il peso schiacciante del debito pubblico nei Paesi in via di sviluppo.
Una chiamata all’azione
Di fronte a questa realtà, Oxfam lancia un appello per un cambio di paradigma. L’adozione di politiche più giuste e inclusive – come la tassazione progressiva dei super-ricchi, la riduzione delle disparità di genere e l’investimento nei sistemi pubblici di istruzione e sanità – è essenziale per costruire società più eque. Senza un impegno politico deciso e una visione di lungo termine, le disuguaglianze continueranno a minacciare la stabilità economica e sociale del pianeta.
Questo rapporto rappresenta un invito urgente ad affrontare con determinazione le cause profonde delle disuguaglianze, a beneficio delle generazioni presenti e future.
Per scaricare il rapporto clicca su Rapporto OXFAM 2025.
