A metà dicembre 2019 Elena Cambi, presidente generale del Gruppo Seguimi, e Gabriella Guerzoni, uno dei membri fondatori del Gruppo, si sono recate in visita in Repubblica Democratica del Congo, presso le comunità Seguimi del luogo per essere anche di sostegno alle tante attività e opere portate avanti in special modo nella provincia del Kasai Central, nella città di Kananga, e nella capitale Kinshasa. La Comunità Seguimi, attraverso l’AIS Seguimi onlus, sostiene in Congo diverse attività e progetti di aiuto alla popolazione più vulnerabile. Questo articolo scaturisce proprio da questa visita.
di Elena Cambi, Presidente del Gruppo Seguimi
È nata così la presenza di Seguimi nella Repubblica Democratica del Congo!
All’inizio nel Kasai Occidentale (ora Kasai Central) a Kananga, e ora anche nella capitale a Kinshasa.
I protagonisti? Tanti. Oltre a Nyashi e al numeroso gruppo di Seguimi Kananga, ex colleghi dell’Istituto Morosini di Roma, Granito de Paz di Palencia, l’Istituto Rosselli di Aprilia, i volontari di Solidart di Roma e tanti altri sostenitori, persone di fede e non, ma fedeli nel tempo, nonostante tutto! Ecco siamo in molti, i sognatori.
Durante i viaggi in questo Paese, mi chiedo come sia possibile questo lento camminare, sostare, creare, costruire, se non in un’ottica di vera COOperazione di un SOGNO che, ai più, può sembrare perdente, inefficace, inutile, fallimentare, eppure quel motto che ci portiamo dentro da anni: “Aiutiamoli a non avere più bisogno di aiuto”, ha da sempre messo in movimento: cuori, teste, mani e gambe. E’ questa, allora credo, la vera cooperazione sostenibile: aiutarci reciprocamente a prenderci a cuore la sorte dell’umanità, nel custodire un sogno che prende forma e lascia traccia degli aiuti di tanti amici, è fonte di crescita e di autonomia, è ricostruire la fratellanza, è rinsaldare ponti che avvicinano culture e colmano vuoti.
Ho sempre in mente le parole dell’anziano Capo Villaggio di Bena Mande: “Non fate morire la speranza che avete fatto nascere”. Sulla strada della speranza abbiamo continuato a camminare, seminare, coltivare non solo la terra, anche le menti e lo sviluppo di tanti bambini, giovani, famiglie.
La vera inesauribile forza di questo Paese: i bambini e i giovani, numerosi ovunque, le donne, laboriose, industriose, non si perdono d’animo, gli uomini fieri e lavoratori e dietro di loro qualche vedova che prega per il loro futuro.
Ora Seguimi si trova anche a Kinshasa, la grande capitale che conta più di dodici milioni di abitanti, con una comunità, aggregati e gli amici. Iniziano nuovi contatti, nuove amicizie, incontri, per essere di aiuto e sostenere.
In questo tempo in cui l’insorgenza della Pandemia da Covid – 19, ci sorprende, ci spaventa, stiamo riscoprendo la forte connessione e interdipendenza che ci unisce, ci ritroviamo a essere un NOI, alla scoperta di una umanità solidale, preoccupata per il futuro, per le nuove relazioni che possono ricostruirsi, per il tessuto socio-economico che ne scaturirà
A partire da questa “sorpresa”, penso che o ne usciamo più uniti, più forti o saremo travolti dalla tempesta. Abbiamo la possibilità di un inizio inedito, in cui rimetterci in gioco per mirare al meglio, alla bellezza, alla grandezza, alla preziosità di ogni persona e alla spettacolarità di ogni Paese. Certo, desta amarezza constatare che anche in questa calamità mondiale la più dimenticata sia proprio l’Africa. Forse ci si ricorderà di questo continente, quando le grandi imprese estrattrici dovranno cercare i preziosi minerali per l’alta tecnologia?
Continuiamo a sognare, a navigare e a camminare insieme. È nel DNA del nostro nome: Seguimi, che vuole essere anche in questi tempi difficili una speranza. Nessuno può, né deve essere lasciato solo!