In occasione dell’anniversario della ratifica italiana della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), le 100 associazioni del Gruppo CRC pubblicano il 12° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC) in Italia e dei suoi Protocolli Opzionali.

Il Rapporto riguarda gli eventi accaduti in questi ultimi due anni che ci hanno posto dinanzi a scenari e difficoltà nuove: la pandemia da COVID-19 prima ed il conflitto in Ucraina poi, hanno avuto ed avranno un impatto enorme sulle generazioni presenti e future. Famiglie, Scuola, Servizi stanno vivendo un affaticamento che evidenzia la necessità di un supporto e di un investimento ormai non più rinviabile. Denatalità, povertà minorile e cambiamenti climatici sono fenomeni che il Gruppo CRC continua a monitorare con crescente preoccupazione alla luce dei dati disponibili che mostrano come le misure sinora adottate non siano sufficienti e non abbiano generato l’impatto sperato.

In particolare, si nota come stiamo assistendo inermi da decenni, al declino demografico della popolazione italiana: i nati nel 2021 sono stati appena 399.431, in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2020 e quasi del 31% a confronto con il 2008, anno di massimo relativo più recente delle nascite. Tutte le regioni registrano tassi negativi di crescita, in particolare Molise, Basilicata e Calabria, ad eccezione del Trentino-Alto-Adige (0,8). Del resto la fotografia della popolazione minorile residente in Italia mostra che i minorenni rappresentano solo il 15,8% della popolazione. È quindi necessario un intervento diffuso che porti e sia espressione di un deciso cambio di mentalità di tutte le articolazioni della società per favorire la ripresa demografica nel Paese.

L’inquinamento atmosferico è in Italia il primo fattore di rischio ambientale: l’81.9% della popolazione vive in zone con inquinamento superiore ai valori considerati sicuri con punte anche fino al 100% in alcune Regioni.

La povertà minorile rimane poi la grande sfida da affrontare: i minorenni in condizioni di povertà assoluta, complice lo scenario pandemico e le relative conseguenze sul piano sociale, secondo i dati pubblicati da ISTAT riferiti all’anno 2021, sono 1.382.000, pari al 14,2%.

Quindi, sono presenti tutti i presupposti affinché questo periodo storico, che ha mostrato le fragilità dei sistemi di promozione e protezione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare per i bambini più vulnerabili, sia considerato come un’occasione per ripensare le politiche dell’infanzia e dell’adolescenza, mettendo a sistema e garantendo una governance efficace rispetto alle priorità identificate nei recenti Piani adottati e le risorse rese disponibili a livello europeo e nazionale.

Per maggiori approfondimenti leggi e scarica il Rapporto completo (formato pdf)